Nell’ambito del progetto Montagna in Movimento, finanziato grazie al contributo del PSR Lombardia 2014 - 2020, è stata condotta un’attività di ricerca in collaborazione con il Dipartimento VESPA dell’Università degli Studi di Milano (partner scientifico del progetto), il cui obiettivo era quello di offrire agli allevatori uno spazio di dialogo e comunicazione per valutare l’App appositamente sviluppata dalla Latteria Sociale Valtellina. La valutazione è stata divisa in due fasi: una pre-installazione app e un’altra nella fase post installazione. Di seguito i risultati.
La valutazione pre-installazione App
In questa fase, l’obiettivo dell’attività di ricerca era verificare le aspettative degli allevatori riguardo l’innovazione tecnologica messa a disposizione dalla Latteria Sociale Valtellina. In particolare, gli obiettivi specifici erano i seguenti:
- comprendere come rendere la nuova App utile per gli allevatori;
- favorirne l’impiego da parte degli allevatori, identificando gli eventuali vincoli all’utilizzo, così come i possibili benefici attesi.
Per contestualizzare l’opinione degli allevatori, è stato appositamente ideato un questionario suddiviso in 4 sezioni erogato attraverso interviste dirette. La prima sezione del questionario aveva l’obiettivo di caratterizzare l’allevatore, la sua stalla e la superficie agricola utilizzata. La seconda sezione prevedeva una serie di domande con l’obiettivo di caratterizzare la “predisposizione tecnologica” dell’allevatore partendo dalle eventuali innovazioni tecnologiche installate in azienda (ad esempio robot di mungitura, sistemi di monitoraggio computerizzato della produzione, ecc.). Alcune domande valutavano inoltre il grado di tecnofilia o tecnofobia degli allevatori, vale a dire l’attitudine personale dell’allevatore verso o contro i dispositivi tecnologici, e al tempo stesso agli allevatori era richiesto di valutare l’eventuale presenza di vincoli all’utilizzo di dispositivi tecnologici o al contrario di possibili benefici derivanti dall’utilizzo degli stessi. Considerando la funzione della App di permettere una migliore comunicazione tra gli allevatori e con la Latteria, alcune domande avevano l’obiettivo di verificare da dove gli allevatori ottenessero le informazioni utili per il loro lavoro e se lo smartphone fosse utilizzato come strumento di comunicazione e di ricerca di informazioni utili per lo sviluppo dell’allevamento, tramite la navigazione in internet e l’utilizzo di social network. Infine, una specifica domanda riguardava la valutazione delle funzionalità previste della App. Vista l’importanza del contatto tra allevatore e Latteria nel diffondere l’utilizzo della App, la terza sezione del questionario chiedeva all’allevatore di valutare per quali motivi e quanto spesso entrava in contatto con la Latteria. Considerando il ruolo decisivo nella diffusione della App anche del rapporto con altri allevatori, della reciproca influenza esistente tra gli allevatori nello sviluppo dell’azienda, e quindi nell’introduzione di tecnologia, nella quarta sezione del questionario l’obiettivo era comprendere per quali motivi gli allevatori entrassero in contatto con altri allevatori, in particolare per: condividere fattori produttivi (es. prestito di macchinari, strumenti, lavoro), vendere prodotti (input produttivi, prodotti finiti) e scambiare informazioni, consulenti e consigli.
In questa prima campagna di interviste il campione iniziale ha compreso gli allevatori soci delle due cooperative Colevav e Latteria Sociale Valtellina (n=79), escludendo allevatori con capre (n=4) e allevatori che non possiedono uno smarthphone o che non si prevedeva che rimanessero soci (n=16). Dei 59 allevatori, il campione finale è risultato di 53 allevatori, perché 6 non hanno risposto alle domande. Le interviste sono iniziate a luglio 2019 e sono proseguite per tutto l’autunno. Tali interviste sono state compiute soprattutto tramite visita in azienda da parte dei ricercatori dell’Università di Milano con il supporto del personale della Latteria Sociale Valtellina. La durata media delle interviste è stata di un’ora. In una seconda fase, a gennaio 2020 si è proceduto a includere anche i 9 allevatori soci della Latteria di Bellagio.
I risultati delle interviste mostrano che gli allevatori si pongono in maniera positiva nei confronti di smartphone e computer per l’utilizzo nell’azienda. Le principali ragioni di utilizzo dello smartphone riguardano la consultazione del meteo, in particolar modo nella stagione estiva, la comunicazione via WhatsApp con altri allevatori e la navigazione in internet. Al contrario lo smartphone viene raramente utilizzato per consultare social network per motivi professionali, quali facebook, twitter e altri, e per comunicare via mail con altri allevatori della Latteria.
Gli indicatori di tecnofobia e tecnofilia mostrano gli allevatori propensi all’uso dei dispositivi tecnologici quali smartphone, computer e tablet per uso quotidiano e professionale. Gli allevatori non percepiscono disagio nell’utilizzo delle nuove tecnologie (ca. 55%), non evitano di usare nuove tecnologie (ca. 60%) e in pochi sentono timore nell’utilizzo di tecnologie (5%). Allo stesso tempo, alla maggior parte degli allevatori piace utilizzare nuove tecnologie (ca. 50%) e si definiscono entusiasti di conoscerne nuove (ca. 40%).
Entrando nel dettaglio dei vincoli che impediscono l’utilizzo di dispositivi tecnologici per motivi professionali, quello percepito come più importante riguarda il costo dei dispositivi. Diversi allevatori percepiscono che un impedimento all’utilizzo di dispositivi tecnologici in azienda possa essere legato alla necessità di dedicare tempo per comprenderne il funzionamento e per renderlo uno strumento utile al proprio lavoro. Al contrario, secondo gli allevatori il principale beneficio derivante dall’utilizzo dello smartphone in azienda è legato alla possibilità di monitorare meglio la produzione, in quanto consente di migliorare la qualità del prodotto. Inoltre, il 65% degli allevatori si è detto d’accordo e fortemente d’accordo con il fatto che l’utilizzo di un dispositivo tecnologico possa permettere una gestione più consapevole ed efficace dell’azienda.
In generale, il confronto tra vincoli e motivazioni mostra che il campione di allevatori considera positivamente l’utilizzo di dispositivi tecnologici nell’allevamento, percependo più i benefici che i vincoli al loro utilizzo.
Rispetto alla valutazione della App, il giudizio nella fase di pre-installazione della App sull’utilità delle funzionalità previste dalla stessa, assegna un valore più alto alle funzioni che forniscono le informazioni sulla produttività degli allevatori (Tabella 1); in particolare i risultati sull’analisi del latte condotte da ARAL e l’analisi storica dei conferimenti del latte. L’analisi storica infatti permette agli allevatori di avere un confronto con il mese e l’anno precedente. Al contrario, vengono giudicate come meno importanti le funzionalità che restituiscono all’allevatore le informazioni riguardo la scheda anagrafica - in quanto ritenute informazioni che l’allevatore già conosce e di cui ha poco bisogno – le previsioni meteo dell’Ersaf – non considerate aggiornate specialmente nella stagione estiva – e la classifica sui risultati della qualità del latte dei soci.
Infine, il contatto tra allevatori sembra essere soprattutto influenzato dalla localizzazione geografica e dall’appartenenza alle due cooperative. Allevatori vicini territorialmente sembrano più propensi ad entrare in contatto tra loro, soprattutto come richiesta di aiuto. Al contrario, lo scambio di consigli e informazioni sembra essere soprattutto influenzato dall’appartenenza alle due cooperative. Infine, esistono pochissimi scambi commerciali tra gli allevatori.
La valutazione post-installazione App
L’obiettivo del questionario era quello di valutare l’effettivo utilizzo della App attraverso domande chiuse e aperte, dirette a far esprimere all’allevatore i principali ostacoli e le principali potenzialità della App. L’obiettivo finale era quello di comprendere come maggiormente coinvolgere gli allevatori nell’adozione della App. Il questionario è stato quindi rivolto agli allevatori che avevano effettivamente utilizzato la App per almeno 2 ore da gennaio 2020. La definizione del campione è stata quindi preceduta da un’analisi dei dati sull’utilizzo della App tramite la piattaforma Google Analytics con aggiornamento mensile, in ragione del fatto che gli allevatori hanno installato la App in momenti diversi da luglio a dicembre 2019.
Il monitoraggio degli accessi effettuati su Google Analytics a gennaio 2020, mostrava che tra i 53 allevatori a cui era stato rivolto il questionario pre-installazione App da luglio a dicembre 2020, 46 allevatori avevano effettuato un primo accesso alla App. Il monitoraggio ha evidenziato che l’utilizzo della App è cresciuto da gennaio a giugno in modo costante, così come i nuovi accessi, dimostrando l’utilità della App per gli allevatori. Il questionario di valutazione della App è stato quindi sottoposto a 30 allevatori già intervistati nella fase pre- installazione, selezionati in base al maggiore e crescente utilizzo della App
Il questionario era suddiviso in 5 domande. Nella prima domanda si chiedeva agli allevatori di esprimere quanto le funzionalità della App erano state effettivamente utilizzate. Dopo aver espresso un giudizio generale di soddisfazione sulla App, agli allevatori era chiesto di indicare se ci fossero state differenze tra la fase iniziale di installazione e quella attuale. Quindi agli allevatori era chiesto un giudizio su eventuali benefici derivanti dall’utilizzo della App e alla definizione di ostacoli all’utilizzo della stessa. Infine, il questionario si chiudeva con una domanda aperta diretta a comprendere gli aspetti da migliorare nella App.
I risultati del questionario dimostrano che le funzionalità della App maggiormente consultate da parte degli allevatori, e quindi risultate più utili, sono quelle riguardanti i dati sui conferimenti del latte mensile, i risultati delle analisi del latte condotte da ARAL e i dati sull’ultimo ritiro del latte (Tabella 2). Le pagine sono consultate spesso o sempre dal 77%, 67% e 63% degli allevatori rispettivamente. Al contrario, le funzionalità meno utilizzate sono il capitale sociale, le fatture che riguardano le sanzioni e le previsioni meteo dell’Ersaf (Tabella 2), che non vengono mai o raramente consultate dal 53%, 63% e 73% degli allevatori rispettivamente.
Il giudizio della App da parte degli allevatori intervistati è generalmente positivo. Nessun allevatore risulta insoddisfatto, mentre il 70% afferma di essere molto o moltissimo soddisfatto dalla App. Il giudizio degli allevatori rispetto al proprio utilizzo della App, evidenzia che attualmente solo il 13% degli allevatori dichiara di non usare mai la App, mentre il 50% degli allevatori dichiara di usarla spesso o sempre. Secondo l’opinione degli allevatori, l’utilizzo della App ha in particolar modo aiutato ad avere a disposizione un archivio di dati sempre in tasca. Viene particolarmente apprezzata la possibilità di avere a disposizione report già costruiti sull'andamento della raccolta latte, così come viene apprezzata la grafica dei dati proposti. Purtroppo gli allevatori non ritengono che la App sia in grado di favorire tra loro un proficuo scambio di comunicazioni.
Rispetto invece ai principali ostacoli all’utilizzo della App, gli allevatori evidenziano soprattutto la mancanza di aggiornamento dei dati sulla raccolta latte e una lentezza nel caricamento delle pagine. Non vengono considerati ostacoli la mancanza di assistenza o di informazioni per utilizzare efficacemente la App. Al contrario, gli allevatori interpellati hanno giudicato positivamente l’assistenza fornita dal personale della Latteria, confermando l’importanza che un adeguato accompagnamento ha nella fruibilità e nella diffusione di strumenti tecnologici.
Il confronto tra i punteggi assegnati agli ostacoli e i punteggi assegnati ai benefici rivela che i punteggi più alti sono assegnati ai benefici rispetto agli ostacoli all’utilizzo della App. Questo denota un generale apprezzamento nei confronti della App, dal momento che soprattutto i benefici sono riconosciuti rispetto agli ostacoli. Questo conferma la soddisfazione degli allevatori verso lo strumento sviluppato dal progetto. A ulteriore conferma della partecipazione degli allevatori nello sviluppo della App, diversi intervistati hanno poi proposto alcune modifiche che sono coerenti con i limiti individuati dalle risposte al questionario. Oltre al miglioramento delle prestazioni in termini di velocità di caricamento delle schede, vengono chiesti anche un aggiornamento più tempestivo delle pagine, soprattutto per quanto riguarda le analisi del latte, e l’implementazione della sezione cerco/vendo. Tale funzionalità permetterebbe di migliorare lo scambio di informazioni tra allevatori, renderebbe la App più interattiva e più funzionale.
L’analisi compiuta ha quindi rilevato che gli allevatori intervistati riconoscono le potenzialità dell’utilizzo di dispositivi tecnologici nella loro attività produttiva. Pur segnalando la presenza di vincoli e limiti, come i costi e il tempo, risultano comunque propensi all’adozione della App che viene ritenuta importante per monitorare la produzione, migliorare la qualità e fare scelte gestionali più consapevoli.
I dati sull’utilizzo della App confermano che la App sviluppata è stata infatti generalmente apprezzata dagli allevatori. Per favorire l’utilizzo del dispositivo, l’implementazione di corsi di formazione diretti agli allevatori potrebbe ridurre la percezione di vincoli, amplificare i benefici e aumentare quindi l’impiego.
Una co-costruzione dell’innovazione tecnologica che sia a servizio dell’agricoltura, in quanto sviluppata dagli allevatori sulla base delle loro esigenze, è fondamentale per promuovere la resilienza dell'agricoltura di montagna e dell'allevamento.
Tab 1
Il giudizio sull’utilità delle funzionalità previste dalla App “Montagna in Movimento”
Tab 2
Utilizzo delle funzionalità della App
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