Uno stretto legame fra tradizione e innovazione in cooperativa, che passa attraverso le nuove tecnologie e tocca anche il benessere animale e il Regolamento per il conferimento del latte. A valle un’analisi portata avanti dall’Università di Milano e che coinvolge gli allevatori soci in prima persona. Sono questi i temi toccati nella giornata dimostrativa inserita all’interno del progetto Montagna in Movimento, che vede come capofila la Latteria Sociale Valtellina ed è realizzato grazie al finanziamento del PSR Lombardia 2014 – 2020. La giornata dimostrativa “Allevatori 4.0” (questo il titolo dedicato), è stata organizzata a fine gennaio nell’agriturismo Cascina Prada, a Bellagio.
Sala piena per ascoltare gli interventi in programma nella giornata: ha aperto i lavori Maurizio Giboli, responsabile marketing della Latteria, che ha fatto una panoramica sulla cooperativa, i nuovi progetti attuati, quelli in corso, soffermandosi in particolare sull’app progettata dalla cooperativa, che mette in comunicazione in maniera più agevole Latteria e soci, fornisce informazioni tecniche, facilita il lavoro di cooperativa e aziende e incentiva buone prassi. Passando immediatamente dalla teoria alla pratica: durante la giornata dimostrativa gli allevatori hanno anche installato l’app.
La professoressa Anna Gaviglio, docente del Dipartimento VESPA dell’Università di Milano, ha parlato di smart agriculture, inserita nel contesto particolare della montagna. Per poi spiegare il lavoro che sta svolgendo l’Università come partner scientifico del progetto: sta sottoponendo agli allevatori un questionario sull’utilizzo degli strumenti digitali, per arrivare a capire come rendere la nuova App utile per gli allevatori, favorirne l’impiego e valutarne gli effetti sulla gestione delle aziende, sulla socialità tra i soci e sul rapporto con la Latteria. Presentati anche i primi dati emersi dal monitoraggio di Google Analytics.
Nella seconda parte della mattinata, con l’intervento di Massimo Timini, agronomo Aral, riflettori accesi sul Regolamento interno di conferimento, che pone come fondamenti di sviluppo e di particolare attenzione il benessere degli animali e il prodotto di montagna. Timini ha toccato alcuni punti chiave, fra cui il tema della tracciabilità, dell’alta qualità, la rimonta interna e l’alimentazione, dando agli allevatori tutte le informazioni utili al riguardo.
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