Misurare e ridurre l’impronta ambientale della filiera produttiva: si può riassumere in questo modo l’obiettivo del progetto “I care” finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del Bando Innodriver (POR FESR 2014-2020). L’iniziativa, che si avvale anche delle risorse dell’Unione Europea e dello Stato italiano, coinvolge la Latteria Sociale Valtellina per tradurre concretamente l’impegno alla sostenibilità ambientale assunto nel contesto del progetto “Montagna in Movimento”, mettendo in campo strumenti e azioni per un maggiore rispetto del territorio e una risposta efficace ai cambiamenti climatici.
Il progetto di filiera per ridurre l’impatto ambientale
L’impronta ambientale è un indice utilizzato per calcolare il rapporto tra l’uso e lo sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo e la capacità del pianeta di rigenerare quelle stesse risorse, assimilando al contempo gli scarti prodotti. Una vera e propria cartina al tornasole dell’impatto ambientale delle attività umane e dei prodotti che da esse scaturiscono.
Il progetto “I care” applica la metodologia PEF (Product Environmental Footprint) sviluppata dalla Commissione Europea per promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo, allo scopo di misurare l’impronta ambientale delle filiere produttive e adottare le opportune soluzioni per ridurla. Questo metodo si fonda sull’approccio a ciclo di vita, che valuta cioè l’impatto ambientale dell’intera filiera: nel settore lattiero-caseario, di conseguenza, si prendono in considerazione le attività di stalla, la lavorazione e trasformazione di caseificio, il confezionamento e la stagionatura, la distribuzione finale dei prodotti e persino lo smaltimento degli imballaggi degli alimenti (scopri come smaltire correttamente a casa gli involucri e le confezioni dei cibi).
L’approccio di filiera è contestuale alla strategia “Farm to Fork” dell’Unione Europea per l’attualizzazione della produzione agricola e alimentare a fronte delle sfide rappresentate dal cambiamento climatico e dal nuovo rapporto tra produttori e consumatori.
Latteria Sociale Valtellina e la sostenibilità ambientale del settore lattiero-caseario
Il progetto per la riduzione dell’impronta ambientale nella filiera del latte e dei prodotti lattiero-caseari coinvolge allevatori, casari e tecnici di produzione di Latteria Sociale Valtellina, che già da tempo hanno sottoscritto un patto per la qualità e intrapreso un percorso di sostenibilità che passa da tutela del territorio, certificazione del benessere animale e valorizzazione delle produzioni locali.
Accanto ad essi, anche gli altri attori della filiera come i fornitori di prodotti e servizi ausiliari – per esempio il packaging (scopri la nostra nuova bottiglia del latte in PET riciclato) – sono attivamente interessati dall’iniziativa, che ha come obiettivi:
- il calcolo dell’impatto ambientale dei prodotti del settore lattiero-caseario, mediante l’applicazione della metodologia europea PEF;
- lo sviluppo di uno strumento di supporto alle decisioni per intraprendere azioni finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale e all’efficientamento della filiera;
- l’incremento della consapevolezza di produttori e consumatori nei confronti di produzione e consumo sostenibili, in termini sia ambientali sia economici.
La qualità dei prodotti Latteria Valtellina è indissolubilmente legata alla qualità del nostro territorio e dell’ambiente. Prendercene cura non è per noi solo un dovere ma una necessità, pienamente in linea con i nostri valori aziendali.
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