L’impegno per l’ambiente di Latteria Sociale Valtellina, all’interno del percorso virtuoso verso la qualità intrapreso con il progetto Montagna in Movimento, si articola secondo molteplici direttrici. Una di queste riguarda i materiali di cui sono composti contenitori e involucri alimentari utilizzati per confezionare i prodotti lattiero-caseari che mettiamo quotidianamente sul mercato: puntiamo ad una filiera attenta all’ambiente e sostenibile nella sua totalità, dall’alimentazione sana delle bovine in ottica di benessere animale fino all’utilizzo di packaging rinnovabile e riciclabile.
Le confezioni in plastica con plastica riciclata: la bottiglia del latte in PET
La nuova bottiglia del latte fresco di Latteria Valtellina rappresenta l’ultimo passo in ordine di tempo lungo la via della produzione sostenibile: una confezione alimentare 100% riciclabile realizzata in RPET50 (scopri di più su questo materiale) che rende il latte di montagna più buono anche per l’ambiente e l’intero pianeta. Questa scelta adegua l’imballaggio del nostro latte alle nuove disposizioni dell’Unione Europea in materia di packaging alimentare con un anticipo di alcuni anni.
Con la Direttiva 2019/904 del giugno 2019 l’UE ha infatti introdotto nuove norme per la riduzione dei prodotti monouso in plastica e della loro incidenza sull’ambiente: entro il 2025 gli Stati membri dovranno immettere sul mercato esclusivamente bottiglie in PET con almeno il 25% di plastica riciclata, ed entro il 2030 questa percentuale salirà al 30%. L’Unione Europea pone come obiettivo il riciclo del 77% dei prodotti in plastica monouso immessi sul mercato in un anno entro il 2025, e del 90% nei successivi 5 anni, mettendo contemporaneamente al bando determinati manufatti in plastica monouso come piatti e posate in plastica, cannucce, cotton fioc e alcuni contenitori per alimenti in polistirene espanso.
La bottiglia del latte fresco Latteria Valtellina introdotta a marzo 2020 recepisce e soddisfa già si da ora le nuove condizioni dettate dall’UE, poiché composta da PET con il 50% di prodotto di recupero e, come abbiamo visto nell’approfondimento sul corretto smaltimento della plastica alimentare, può avere nuova vita con il riciclo.
Il piano UE per la riduzione della plastica
Le nuove normative europee sulla plastica monouso e sulle confezioni alimentari si inseriscono nell’ambito di un articolato piano d’azione UE per promuovere l’economia circolare in Europa, che punta a ridurre drasticamente le emissioni di biossido di carbonio in atmosfera, sfruttare le risorse in modo efficiente e sostenibile e mantenere competitività a livello globale, anzi incrementando ulteriormente le opportunità commerciali. Il ruolo della plastica nell’economia circolare che l’Unione Europea persegue è determinante: la produzione e il consumo di plastica producono oggi tonnellate di rifiuti il cui smaltimento diventa sempre più difficoltoso, con la conseguenza che una notevole quantità di plastica viene riversata nell’ambiente e negli oceani, minando il già precario equilibrio dell’ecosistema del pianeta.
Oltre alle nuove direttive per diminuire la percentuale di plastica nel packaging alimentare entro il 2025 e alla messa al bando di prodotti e involucri in plastica monouso, le più importanti novità introdotte dalla Direttiva UE e rilanciate ulteriormente dal Green Deal della Commissione Von der Leyen sono l’impegno per l’incremento del riciclo di plastica, le iniziative per la sensibilizzazione dei consumatori al corretto smaltimento dei rifiuti e al riciclo e la responsabilità estesa del produttore. Con quest’ultima si intende il coinvolgimento dei produttori di plastica monouso nella gestione finanziaria e organizzativa delle fasi di smaltimento e trasformazione del prodotto.
Latteria Sociale Valtellina, da sempre particolarmente sensibile alle tematiche ambientali e alla sostenibilità delle proprie azioni sul territorio, è pronta a rispondere alle nuove sfide con entusiasmo e con il supporto dell’innovazione tecnologica per rendere l’attività di tutti i soci amica e alleata dell’ambiente.
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